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Gay & Bisex

ARRIVO IN GRECIA 1° CAMPO


di Alvertn
07.12.2015    |    11.381    |    5 9.4
"I cazzi ormai sono duri, turgidi e pulsanti..."
segue a "viaggio verso la Grecia"


Ordiniamo due caffe, in inglese scolastico, ma ci capiscono. Direi poi che questa richiesta è di semplice traduzione e comprensione.
Arrivarono in poco tempo. Tazze grandi caffè lungo, Messo lo zucchero, ma non dava idea di essere decente. Portato alla bocca assaggio. Acqua lunga al sapore di caffè, ma almeno è caldo. Lo bevo con lunghi sorsi, e mando già piano.
E una schifezza ma almeno prendo fiato dopo l’avventura ai bagni…
Ho il buchetto ancora allargato e mi brucia, ma non posso allargare e stringere per vedere se passa. In più la mandibola è stata bloccata in quella posizione e i muscoli sono indolenziti.
Mi sciacquo la bocca con il caffè per fare ginnastica ai muscoli facciali e risistemare il fastidio alla mandibola. Al culo non ho possibilità almeno ora.
Finiamo i caffè e con faccia schifata ci diciamo sorridenti “ma che bontà”
Torniamo in macchina, io alla guida e Alessandro da passeggero. Mi avvio, e raggiungo la velocità di crociera, stabilita a 100-110 km/h
Il paesaggio si trasforma, colline e rocce appaiono e il verde dei boschetti colora il panorama dei campi coltivati ormai sul giallo.
Il cielo terso di un blu azzurro fantastico e il caldo che si fa sentire.
Alessandro mi verifica il tragitto, guarda in internet un campeggio nella zona che prevediamo di arrivare ad un orario decente, verso massimo le 18.
Mi rende edotto della sua ricerca e decidiamo di andare in un dito della Calcidica.
Mancano un paio di orette a destinazione allora. Alessandro si avvicina, mi allunga la mano e mi accarezza il petto, scivola e ruota sino a trovare il capezzolo. Li si ferma, lo prende fra indice e pollice e lo strizza, lo tira, lo ruota.
Un po’ di male ma mi piace. Ci gioca ed ora mi alza la maglietta, lo scopre e lo ammira. Si bagna con la lingua la punta delle dita e riprede a giocarci.
Il lavoretto che mi sta facendomi stimola e il cazzo si muove e cerca di addrizzarsi dento lo slip, e piano piano si sposta e riesce nel suo intento.
E’ un movimento che credo non sia passato inosservato ad Alessandro, ma continua con il capezzolo. Godo di questo bel trattamento e quando facendomi alzare il braccio ci posiziona sopra le labbra e denti succhiandolo e mordendolo mi manda in estasi.
Alessandro non è l’ingenuo che credevo, anzi da come ni sta succhiando direi che è un buon esperto. Non finisco il pensiero che la sua mano scivola sul mio addome e si infila nei pantaloncini e nello slip palpandomi dapprima l’asta turgida e pulsante. poi giù alle palle stringendole una per volta e poi assieme. Questo mi manda in eccitazione, il cazzo durissimo e voglioso. MI muovo e mi agito. Alessandro si stacca dalla mia tetta e mi abbassa tutto sotto le ginocchia.
Si sposta e impugnando il cazzo lo lecca come un gelato, lo scappella e lecca, mmmm che piacere Una mano scivola fra le mie gambe e un dito cerca il mio buchetto. Scivola su e giù cercando e infine lo trova.
Mi domando se sarà ancora aperto o se si è chiuso, mi domando se almeno un attimo di resistenza lo faccia per non sembrare una troia, …
Mentre mi sta succhiando e mi godo la sua bocca calda che avvolge il mio uccello duro, il suo dito piano entra, piano si infila ed io mi porto lentamente in avanti sul sedile per dare più manualita a lui. Il dito è dentro. Lo muove, dentro e fuori e lo ruota. La pompa è da sogno, a volte abbandona il cazzo per leccarlo tutto ma poi lo riprende con ingordigia. Il tutto sempre con quel dito nel culo che mi fa ricordare quanto avvenuto nei bagni della stazione di servizio e vorrei un bel cazzo dentro. Ora, si ora mi accontenta, le dita che provano ad entrare sono due, fatica per un attimo ma poi passano e il gioco si ripete bello e godo. La due dita che simulano un bel cazzo, le due dita dure che sono dure più di un cazzo, le due dita dentro che ti percuotono, allargano stuprano…
Si meraviglioso sentirti succhiare e due dita in culo che ti ispezionano e strapazzano.
Il piacere è in aumento, il godimento sale e il pulsare mi avvisa che fra poco esploderò
Si sento che non resisto più, sento che ormai sono ….”Venggoooooooo” urlo e sborro in bocca ad Alessandro che intanto mi sfonda il culo con le dita per farmi godere ancora di più
Mi svuoto con un infinità di getti che non riesco nemmeno a contare da quanto sono in sballo. “Bellissimo bellissimo” urlo
Mi svuoto e lui si beve tutto, poi si stacca e mi bacia lasciandomi la visuale di vedere la strada, senza abbandonare il mio buchetto Un bacio profondo e lungo con le lingue che giocano e tutto al sapore della mia sborra.
Mi guarda e sorride ”Ti son piaciuto?
E vuoi che tolga le dita … o resto dentro?”
Sorrido anche io” dai puoi toglierle, mi hai fatto godere come una troia, splendido e inaspettato. Credevo fossi un verginello ma … hai esperienza da vendere.”
“dici, dai che stasera ci divertiamo, ormai abbiamo chiarito che ci vogliamo. Sarà una bella nottata.”

La velocità era ovviamente diminuita per tutto il tempo di questo piacevole intrattenimento…
Riprendo il fiato, mi tiro su il tutto e riprendo appieno il controllo della situazione.
“Grazie, sei stato fantastico” gli dico sorridendo
“grazie a te, mi son bevuto una buona sborrata, un vero piacere”
Il viaggio prosegue senza interruzioni ed altri momenti di piacere fisico, ma con piacevole conversazione.
Si arriva in Calcidica, prendiamo una strada stretta dapprima asfaltata e poi bianca che ci porta ad un boschetto e la strada finisce in una spiaggia larga e chiara, con il mare chiaro azzurro verso riva con il colore che scurisce mentre guardi verso l’aperto. Fermiamo l’auto fra gli alberi. Scendiamo e guardiamo la zona per vedere se ci si può piantare la tenda. Troviamo un luogo adatto vista mare ma riparato dagli alberi.
Parcheggiamo l’auto affianco, poi facciamo un giro attorno per capire se possiamo metterci qui. Troviamo un signore di una certa età, che sta lavorando un campo confinante con il boschetto.
Chiediamo con gentilezza se possiamo mettere la tenda nel bosco. Lui ci guarda, ci squadra, ci osserva attentamente. Ci fa sentire in imbarazzo con quel suo silenzio e quel suo sguardo.

Infine ci risponde in inglese “La tenda la potete mettere nel bosco, ma non dovete lasciare immondizie e bisogni corporali in giro. Lo trovate pulito e lo dovete lasciare pulito. Passo a controllare se non giornalmente almeno un giorno si e uno no. Se trovo sporco o merda vi faccio pulire e vi caccio, il bosco è mio. Mi sembrate bravi, qui vi è la pompa dell’acqua, acqua potabile. Non sprecatela ma potete usarla.”
Lo ringraziano sinceramente della disponibilità.
“come vi ho detto verrò a vedervi, e forse se ho capito mi fermerò anche con voi”
Al momento non abbiamo dato peso a quanto ci ha detto, felici di poter sistemarci e in più abbiamo l’acqua potabile a due passi dalla tenda.
Lo salutiamo ancora e ci avviamo alla macchina.
Puliamo il terreno, mettiamo il telo di naylon come fondo di protezione, e poi la tenda sopra, Poi il gazzebo che ci serve come zona giorno.
Prepariamo i materassini autogonfiabili e prepariamo il letto sempre matrimoniale e questa volta mentre lo prepariamo ci sfioriamo provocatoriamente e ci si mette a palparci reciprocamente.
Ma abbandoniamo, abbiamo da allestire il campo.
Prepariamo il tavolo le sedie il mobiletto per il gas da cucinare e tutto quanto.
Finito è ancora giorno ed il sole è basso ma non ancora il tramonto. Cominciamo a prepararci la cena, e ci raccontiamo le varie cose
Poi Alessandro si avvicina e mi blocca in un bacio passionale stringendomi forte a lui e entrando con la lingua in profondità. Mi ha colto di sorpresa e i nostri petti nudi si strofinano mentre reciprocamente sentiamo i cazzi crescere nel contatto e nel bacio. Le sue man scivolano verso il basso e si stringono sui glutei e mi spinge verso di lui. I cazzi ormai sono duri, turgidi e pulsanti.
Si scontrano all’interno dei loro involucri, i nostri pantaloni cortissimo e mutande.
Quando il bacio finisce sorrido e …”dobbiamo preparare cena ora, poi diventa buoi ed è un casino.”
Lui mi stringe il cazzo con la mano. MI toglie pantaloncini e slip, “dai che tanto non c’è nessuno
Facciamo naturismo o nudismo” e si toglie tutto pure lui.
Torna a baciarmi, poi mi pasa medio e indice sulle labbra e mi entra in bocca. Io le succhio come un bel cazzone. Poi le toglie e se insaliva con la sua bocca. Mi bacia e le dita cercano l’ingresso posteriore, e lo trovano e vi entrano, scrutando con attenzione dentro. Mi piace ma fingo di non sentire nulla, lui abbandona il bacio, mi succhia e morde il capezzolo, lassa dietro di m, mi succhia e mordicchi il lobo dell’orecchi mentre fa scorrere in cazzo su e gli fra i glutei e una volta trovato l’atrio, si posiziona e inizia a spingere piano. Finalmente … è una vita che sogno di essere scopato da Alessandro e finalmente ci siamo. Io sposto il bacino indietro per farlo entrare meglio e subito mi è in fondo, Tutto dentro, tutto gonfio e duro, tutto il mio sogno che si avvera.
Inizia subito a scoparmi con voglia, si sente che è eccitatissimo, scopa con il cazzo che mi pulsa dentro, che vibra dalla voglia di starmi dentro e di svuotarsi tutto in me. Mi prende con forse, ora, sui fianchi, posiziona con forza le sue mani e sempre leccandomi l’orecchio il ritmo aumenta in modo spontaneo ed io cerco di rispettare la sua partitura, il ritmo che mi impone. Il culo comincia a bruciarmi, la velocità, la voglia, il pulsare credo ne siano il motivo. Mi servirebbero i pompieri per spegnere il culo in fiamme, rinfrescarlo per un po, ma ecco, si ecco che Alessandro forse … Si mi irrora lui con il suo sperma, caldi e lunghi getti dentro che scivolano e lubrificano il percorso rendendolo subito piacevolissimo. Sborra una infinità o almeno così a me sembra.
Lo stantuffo rallenta, piano si ferma ma non esce, mi cerca per un bacio. Mi contorco per riceverlo o darlo con un bel cazzo ancora duro dentro.
“bellissimo, sei una favola, un sogno realizzato un non so che dire, meraviglioso.”
“bi bacia sulla fronte
“ora però si deve completare la cena o bruciamo tutto. Io vado a lavarmi tu procedi.”
“hai ragione ma ti volevo , ci pensiamo dopo.”
Ritorno poco dopo, un bel bidet con l’acqua. Pronto e andiamo a tavola
Finito laviamo e riordiniamo tutto. Il sole ora è basso sull’orizzonte, ma non è ancora giù. La palla rossa fuoco si abbassa.
“io vado a fare un tuffo in mare, il primo bagno non posso non farlo ora che sono felice grazie a te”
“vengo anche io”
Entriamo schizzandoci l’acqua, calda e quasi piatto. Il sole scende ovalizzando la sfera e rendendo tutto il celo rosso rosa viola. Splendido da ammirare e lo gustiamo.
Una nuotatina, un lavaggio generale e poi su, si torna indietro.
Arrivati sulla spiaggia vedo una sagoma di persona che cammina lungo la strada che porta alla spiaggia, anche Alessandro la vede
“ma chi sarà, un pescatore? ..”
Io aguzzo la vista stringo gli occhi per mettere meglio a fuoco, si credo che sia lui, anzi ora ne son sicuro. “e’ il contadino, ma che cazzo viene a fare, vuol controllare con questa luce quasi inesistente, e siamo anche nudi.”
“non so, ma ormai sta arrivando e non riusciamo ad essere i primi alla tenda. Quindi non copriamoci il cazzo con le mani, ma ostentiamo normalità e tranquillità. Forse non lo scandalizziamo”
Continuiamo ad andare verso la tenda facendo finta di non averlo visto
Arriviamo un attimo prima noi, forse si è fermato a valutare la situazione, ma pur vedendoci nudi non è tornato indietro.
Arriviamo e ci sediamo, facendo finta di nulla chiacchieriamo fra di noi quando arriva e in inglese “ciao, che fate?
“Appena fatto il bagno, acqua calda e stupenda.”
“si vero, vi ho visti rientrare, tutti belli nudi, avete dei fisici da invidia, mi siete piaciuti molto”
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